Trattato di Magia Bianca o la Via del Discepolo – Alice A. Bailey

Trattato di Magia Bianca o la Via del Discepolo
Alice A. Bailey

Questo libro contiene le Quindici Regole di Magia Bianca per lo sviluppo del controllo animico, basate su queste parole della Bhagavad Gita: “Benché io sia il Non-nato – l’Anima che non passa – benché io sia il Signore della mia Natura, io mi manifesto mediante il magico potere dell’Anima.”

L’anima immanifesta nel suo essere essenziale, manifesta attraverso la natura del suo veicolo di personalità, è sempre fonte di mistero. Essa supera la mente concreta analitica e rivela il suo vero sé alla mente illuminata fusa con il cuore aperto, alla ricerca non di afferrare e trattenere per il proprio progresso personale, bensì di esercitare il potere magico nel servizio.

Il potere dell’anima è sempre disponibile a colui che cerca, quale aspirante al discepolato accettato, di divenire utile nel servizio nel suo proprio tempo, condizione e ambiente.

Il libro si chiude con un forte appello all’anima di tutti gli aspiranti: “Concludo con un appello a tutti coloro che leggono queste istruzioni affinché riuniscano tutte le loro forze, rinnovino il loro voto di dedizione al servizio dell’umanità, subordinino le proprie idee ed i propri desideri al bene del gruppo, distolgano lo sguardo da se stessi e lo fissino nuovamente sulla visione… Che tutti gli studenti, in questa ora di emergenza ed opportunità in rapido sviluppo, decidano fermamente di sacrificare tutto ciò che possiedono per aiutare l’umanità”.

Alice Bailey (Alice Ann LaTrobe Bateman – 1880-1949), nata a Manchester da una famiglia della buona società inglese, vive fin da piccola contatti con un misterioso personaggio dai tratti asiatici, che anni dopo riconoscerà come il Mahatma Kooth-Hoomi, uno dei Maestri occulti di Blavatsky. Dopo un matrimonio fallito con un pastore anglicano si trasferisce negli Stati Uniti e sposa Foster Bailey, alto dirigente della Società Teosofica. Dal 1919 afferma di essere in contatto con un altro Mahatma della tradizione teosofica: Diywal Khul, meglio noto come “il Tibetano” e dichiara di essere una sua scriba, incaricata di divulgare e amplificare la dottrina di Blavatsky.
Le sue rivelazioni la portano a rompere con Annie Besant e a creare col marito un nuovo movimento: la Scuola Arcana, che si considera la versione più autentica della sezione esoterica della Società Teosofica. Lo scopo è diffondere gli insegnamenti dettati dal Tibetano, la cui visione cosmogonica e le cui griglie concettuali hanno influenzato notevolmente l’attuale New Age.