Salve,
oggi il Sole tocca il fondo del suo corso annuale, sostando per alcuni giorni prima di riprendere la salita che, attraverso la primavera, lo porterà un’altra volta alla vetta del solstizio d’estate.
E così di nuovo comincerà a scendere attraversando l’equinozio d’autunno, fino a che toccherà, in fine, il fondo del solstizio d’inverno.
Il famoso occultista Paul Foser Case, così sintetizzò questo eterno ritorno dell’uguale:
“Rota Taro Orat Tora Ator”
che, tradotto, può significare:
“La ruota del Tarot annuncia la legge di Ator”
Ma chi oggi è ancora consapevole di questo ciclo e lo sente vivo in se stesso come flusso e riflusso di energia?
Ebbene la Terra su cui dimoriamo e che calpestiamo distratti ogni giorno, viene attraversata costantemente durante tutto l’anno da flussi di energia cosmica, e così pure noi… perché anche se non ci pensiamo di fatto siamo tutti comunque immersi nel cosmo.
E’ questo quel Mare Magnum su cui Lambsprinck, alchimista caritatevole, ci da una preziosa indicazione:
“I filosofi dicono comunemente che ci sono due pesci nel nostro Mare, tutti e due, in verità, senza carne né spine.”
E se andiamo più indietro ancora, fino a quell’epoca d’oro del pensiero in cui nacque la scuola di Chartres, il filosofo Alano di Lilla cosi scrive nel Sermo de Sphera:
“Deus est spera intelligibilis cuius centrum ubique, circumferentiam nusquam”
Ossia:
“Dio è la sfera intelligibile il cui centro è dappertutto e la circonferenza in nessun luogo”
Frase celebre che ritroveremo più volte nel corso del tempo: nel monumentale Sefer ha Zohar, poi in Nicola Cusano paladino della dotta ignoranza, in Bruno assertore dell’infinito universo e mondi, e in un celebre pensiero di Blaise Pascal.
…
Il tempo passa ma la questione non cambia, perché noi tutti siamo ancora all’interno di quella sfera che non ha un esterno!
…
Forse è giunto il momento in cui ognuno di noi sarà chiamato alla prova finale: resistere alla visione della verità!
B-Atman
Dal tuo corpo, come Maryam, fai nascere senza padre un Issa! Deve nascere due volte, una volta da sua madre, l’altra da sé. Dunque generati, generati di nuovo!
[Rumi, Mathnawi]
“Il senso del mondo dev’essere fuori di esso. In esso non c’è alcun valore, dev’essere fuori di ogni avvenire ed essere-così. Dev’essere fuori del mondo. La soluzione dell’enigma della vita nello spazio e nel tempo è al di fuori dello spazio e del tempo.”
[Ludwig Wittgenstein, Conversazioni annotate da Oets K. Bouwsma]
“Se non conosci la verità, la conoscenza delle Scritture è inutile. Se conosci la verità, la conoscenza delle scritture è inutile.”
[Osho, Il lungo il corto il nulla]
“Quindi i Filosofi parlano chiaramente quando insegnano che il mercurio, una volta effettuata la dissoluzione , porta il bambino, il Figlio del Sole, il Piccolo Re ( Reuzzo) come una vera e propria madre, dato che, in effetti, l’ oro rinasce nel suo seno. “Il vento – il mercurio alato e volatile – lo ha portato nel suo ventre” ci dice Hermes nella Tavola di Smeraldo.”
[Fulcanelli, Il Mistero delle Cattedrali]
“In un regno senza padrone,
Un bambino non nato da genitori
Soffre per mancanza di cibo e vestiti.
Un tesoro inesauribile è là, ma non sa goderne.”
[bömpo Shense Lhaje, La preziosa lampada d’oro – XIII sec.]
“Finché l’uomo non diventa consapevole del suo Testimone permanente non c’è conflitto, dal momento che subisce solamente gli impulsi del suo automa. E’ solo quando il Testimone permanente riesce a farsi sentire che sorge il conflitto.”
[Isha Lubicz, La Luce del Cammino]
“Parve ad un uomo, come in un sogno – era un sogno da sveglio – di diventare gravido di nulla come una donna con un bambino, e nel nulla Dio nacque; era il frutto del nulla. Dio nacque nel nulla.”
[Meister Eckhart, Surrexit autum Saulus de terra]
“Te lo ripeto ancora una volta e tieni ciò bene a mente: quando preghi, non hai bisogno di essere in ginocchio, di domandare o impetrare. Non hai bisogno di compiere alcuno sforzo né alcun atto volontario. Discendi semplicemente in te e riconnettiti con quella parte di te che, da sempre, è già in totale contemplazione e in segreta unione con il mistero assoluto.”
[Jean Absat, Corpo e Preghiera]