Manuel Insolera
La trasmutazione dell’uomo in Cristo
nella mistica, nella cabala e nell’alchimia
Se fra l’operare del vero mistico e quello del vero cabalista e del vero alchimista esiste un’essenziale analogia – ossia il ricorso ad un preciso metodo mentale legato ai procedimenti dell’Immaginazione Creatrice – fra di essi sussistono anche alcune sostanziali diversità. Infatti, mentre per il mistico e il cabalista le operazioni da compiere sono essenzialmente di natura mentale, per l’alchimista devono necessariamente essere anche di natura fisica.
Il mistico e il cabalista, rigenerando se stessi, riscoprono automaticamente una Natura essa stessa rigenerata: giungono cioè a percepire l’essenziale verginità della natura al momento del raggiungimento di una propria personale “purificazione”.
L’alchimista, invece, procede rigenerando parallelamente se stesso e una determinata porzione di elementi naturali: e questo continua incessantemente a ripetere, fino a “restituire” ad entrambe tali dimensioni il loro stato di verginità quintessenziale.
Il fine, per tutti, è il medesimo: si tratta della terminale trasfigurazione e/o trasmutazione della quintessenza sia umana che naturale in un unico Corpo di Gloria, pienamente.
Manuel Insolera vive e lavora a Roma, ove è nato nel 1951. Ricercatore indipendente nel campo delle scienze mistiche ed ermetico-cabalistiche nell’età medievale e moderna, ha curato l’edizione italiana dell’opera alchemica Azoth, attribuita al monaco quattrocentesco Basilio Valentino. Inoltre ha pubblicato, sulla rivista «Romania», delle importanti ricerche sulla leggenda del Santo Graal nei suoi rapporti con le antiche fonti ecclesiastiche, sviluppate in un avvincente libro.