Io - Igor Sibaldi - copertina libro

Io

di Igor Sibaldi

Di tutti i libri dell’autore, già famoso per le sue insolite interpretazioni della Bibbia, “Io” ci ha stupito più degli altri perché “questo è un libro di filosofia” e parlare di filosofia oggi richiede un certo coraggio…

Non possiamo che essere d’accordo con lui quando nell’Avvertenza per alcuni lettori a proposito del linguaggio filosofico scrive:

Quella precisione terminologica si oppone alla tendenza (oggi fortissima) a cogliere nelle parole non il loro significato autentico, ma il loro “valore d’uso”, cioè quel che sembrano significare nel linguaggio dei più. E poiché tale “valore d’uso” è un fattore nevrotico (…) va riconosciuto al pensiero filosofico un ruolo salutare.

Numerosi sono i riferimenti alle opere di Husserl, padre della fenomenologia contemporanea, e Heidegger che oggi è tornato in auge più che altro per questioni extra filosofiche … ma più frequenti sono le citazioni dalla Genesi e dal Vangelo di Giovanni spiegate ed esplicate da Sibaldi sempre in modo originale.

Il tema del libro è il “mistero” dell’Io: problema filosofico, psicologico, ma anche teologico che è stato forse quello più studiato e dibattuto nel corso della storia: dallo gnothi seautòn (conosci te stesso) socratico, al Chi sono Io? della tradizione non-duale dei Veda, al della psicologia del profondo, fino al paradossale Je est un autre (Io è un altro) del poeta “maledetto” Rimbaud!

In sostanza il nostro autore ci porta passo dopo passo a scoprire che l’Io non è un abitante del mondo, perché quello che abitualmente chiamiamo “io” e con cui siamo normalmente identificati, in realtà è il risultato di una complessa interazione fra “gli altri” il “tu” e il mondo, che Sibaldi chiama kosmos.

Quindi se l’io non abita nel kosmos allora è fuori o, come si esprime l’autore, al di là del kosmos: perciò l’io di ciascuno è il proprio al di là personale. A questo punto il difficile consiste proprio nell’evitare di usare lo stesso linguaggio del kosmos, perché assolutamente inadeguato a descrivere ciò che è al di là di esso…

Eppure l’uomo sembra fatto apposta per superare il confine del kosmos: ma potrà farlo solo quando, come il pulcino nell’uovo, è giunto a sufficiente maturità. Tutti i grandi filosofi, i mistici e i poeti ce l’hanno detto, anche se con un linguaggio “strano” che ora, però, cominciamo a comprendere!

Oggi forse è appunto grazie a Igor Sibaldi che molti “pulcini” finalmente sanno ciò che li aspetta, anzi ciò che devono fare: conoscere il proprio al di là personale. Ed è questo, d’accordo con l’autore, che crediamo anche noi essere il vero senso e “sfida” della vita.

Ps: nessuno può ballare sulla propria testa.

B-Atman