13 Ottobre 1307 - In memoria dell'Ordine Templare

In memoria dell’Ordine Templare

708 anni fa, il 13 ottobre 1307, cominciò il declino dell’Occidente. Seppur questa affermazione sembrerà esagerata o fantasiosa, la distruzione dell’Ordine del Tempio è ancora oggi nella Tradizione Occidentale una ferita aperta.

Il 13 ottobre Filippo il Bello mise in opera il piano ordito già tempo prima per arrestare tutti i templari nel territorio francese e confiscarne i beni.

Grande fu la disperazione di quei cavalieri monaci che si ritrovarono traditi su tutti i fronti, sia dal potere temporale che dalla autorità religiosa. Già allora il Papato era in mano ad altre forze e nessuno levò la sua voce per denunciare quella che era una barbarie contro l’unico ordine esterno fedele davvero alla Tradizione segreta: i guerrieri del Graal, i monaci d’Amor perirono nelle carceri, torturati, avviliti, soli, stremati, senza onore esterno e senza difese.

E fu il turno del Gran Maestro.

Jacques de Molay affrontò la morte sicuro di avere la Verità dalla sua parte, senza paura e senza alcuna macchia.

Chi doveva provare vergogna erano quegli spiriti abietti che si fecero strumenti del Demonio per abbattere i ponti tra Oriente ed Occidente, per bloccare lo sviluppo spirituale dell’Umanità. Come fecero altri dopo di loro, sempre in mano alle stesse forze, per ributtarci nel baratro ogniqualvolta la manifestazione del Dio scendeva per trarci verso il superno.

Ed ecco il Gran Maestro, portato verso la morte, congiungere le mani (anche la preghiera è un’arte):

“Il Maestro, quando vide avvicinarsi le fiamme,
si spogliò in fretta: e si mostrò denudato, solo con la camicia
addosso, ricoperto di umiltà e con volto sereno.
Non tremava, mentre lo afferravano
e lo legavano alla pira.
Così, sereno nell’animo,
gli legarono i polsi ma lui disse: Miei signori,
lasciate che io giunga un poco le mani,
per rivolgere a Dio la mia ultima preghiera
poiché è venuta la mia ultima ora.
Questo vi dico: io muoio,
ma Dio sa riconoscere il vero dal falso.
presto si consumerà l’ira sua,
contro quelli che ci distrussero con l’inganno.
Dio vendicherà la nostra morte.
Signori, sappiate per certo
Che quanti ci hanno perseguitato
molto soffriranno per causa nostra.
In questa speranza io muoio: ne siete testimoni!”

Ed ancora oggi c’è chi giura vendetta…