il libero muratore tra esoterismo e tradizione

Il Libero Muratore tra Esoterismo e Tradizione

di Fabio Venzi

“Questo saggio si rivolge a tutti coloro che continuano a pensare che la Libera Muratoria debba essere interpretata, esperita e vissuta come un’autentica scuola iniziatica…”

Già subito all’inizio del suo pregevole libro Fabio Venzi – attuale Gran Maestro della Gran Loggia Regolare d’Italia – dichiara senza mezzi termini qual è il fine di tale opera, e anche noi non possiamo che essere d’accordo con lui, almeno per quanto riguarda l’idea di base.

In effetti è dai tempi di Guenon, Evola, Schuon e Coomaraswamy – tutti autori che Venzi deve conoscere sicuramente molto bene – che in ambito massonico non si parla più di esoterismo, di iniziazione e tanto meno di realizzazione in senso autentico, per paura di essere considerati “originali” e “sognatori”..

Eppure c’è stato un tempo in cui non solo si parlava di questi temi ma si faceva, si sperimentava e, certo, qualche volta se ne pagava lo “scotto” sulla propria pelle, però almeno si operava. Ed oggi invece cosa è rimasto di quell’entusiasmo e di quel desiderio di conoscere?

In fondo siamo d’accordo con l’autore quando sostiene che ancora oggi, nelle condizioni forse più critiche per la vita dello spirito, possiamo comunque “.. riconoscere un archetipo che ciclicamente si ripresenta, assumendo differenti forme o figure come quella del Libero Muratore appunto, l’archetipo dell’iniziato”.

Tuttavia quali sono le reali possibilità nel mondo contemporaneo, almeno per chi ha le giuste qualifiche, di essere iniziato realmente e di riuscire a portare in atto le potenzialità risvegliate da tale iniziazione?!

Ora sarebbe troppo impegnativo affrontare questo argomento, che già da tempo egregi esoteristi hanno cercato di chiarire, però la domanda è più che lecita: di fatto la questione riguarda non solo la tradizione massonica, ma tutta la tradizione tanto occidentale quanto orientale.

In tal senso è fondamentale distinguere l’aspetto “orizzontale” da quello “verticale”: infatti spesso si crede che l’iniziazione consista semplicemente nel passaggio di un’informazione segreta, che comunque avviene sul piano orizzontale. Viceversa l’autentica iniziazione, come si verificava nelle antiche scuole misteriche, era una vera e propria influenza spirituale che provocava nell’iniziando una trasformazione del suo stato di coscienza.

Tant’è vero che dopo l’iniziazione si acquisiva un nuovo nome, come sigillo della propria “morte” al mondo profano e rinascita nel mondo dello spirito, anche se certo il cammino non era che all’inizio: difatti la stessa parola “iniziazione” indica chiaramente che ci si trova solo all’inizio di una nuova dimensione dell’essere.

Ebbene per i fratelli liberi muratori sarebbe più corretto parlare di potenziali iniziati e, secondo la tesi di Guenon, di iniziazione “virtuale” proprio perché oggi è venuta meno l’essenza stessa dell’iniziazione, come del resto già Platone a proposito dei Misteri scriveva: “… i portatori di ferule sono molti, ma i Bacchi sono pochi”!

Detto questo è chiaro che il testo di Venzi cerca di sostenere la tesi per cui anche la Libera Muratoria dovrebbe tornare ad essere come era in origine, cioè una vera scuola iniziatica dove non si trasmettono solo informazioni (almeno questo!) bensì il “luogo” privilegiato dove è possibile ricevere l’influenza spirituale necessaria alla propria trasmutazione.

Il lettore non si stupisca più di tanto se ci permettiamo di essere sinceri, ma la nostra opinione è che non crediamo possa essere l’attuale massoneria, di qualsiasi obbedienza si parli, il luogo dove ricevere la vera iniziazione come avveniva nel mondo antico …

Comunque malgrado ciò siamo contenti e ammirati di queste buone intenzioni, ed anzi consigliamo il libro a tutti coloro che hanno desiderio di conoscere l’essenza di questa nobile istituzione, siano essi massoni o “profani”.

B-Atman