Arriva finalmente a Cavour Esoterica una splendida opera realizzata dallo scrittore e artista multimediale Martino Nicoletti e dal compositore Roberto Passuti, creatori della formazione musicale degli STENOPEICA.
Un raffinatissimo e curatissimo lavoro che, non appena si inizi a sfogliarlo, ha il potere di trasformarsi per il lettore in un vero e proprio viaggio iniziatico, capace di condurre per mano alla scoperta di uno degli angoli più misteriosi e affascinanti dell’Asia: Kathmandu, la mitica città sacra incastonata tra le scintillanti vette himalayane, la culla di civiltà millenarie nonché il crogiolo incandescente di potenti tradizioni spirituali esoteriche come il tantrismo, lo sciamanismo, la magia, i riti connessi con il culto della divina shakti e delle sue infinite personificazioni.
Un itinerario fatto di testi poetici, fotografie e da ben 20 tracce musicali in cui le ricercate sonorità della formazione musicale degli Stenopeica si fondono con la voce e i preziosi contributi artistici di Franco Battiato, Teresa De Sio e Giovanni Lindo Ferretti.
Musica e voci di artisti di altissimo livello che si coniugano in modo sublime con il vivo eco di suoni e canti, registrati direttamente in Himalaya da Martino Nicoletti nel corso delle sue numerose ricerche. Ecco allora i densi riverberi della musica rituale dei monaci tibetani, quella dei culti estatici degli sciamani nepalesi, i canti magico-propiziatori degli antichi cacciatori himalayani, nonché la recitazione dei miti di creazione delle tribù indigene di questo remoto angolo di mondo…
Come un vero e proprio diario del Kali Yuga (l’oscura epoca finale che, secondo l’antica mitologia indiana, conclude un ciclo cosmica), quest’opera narra dell’eclissi di un universo sacro antico di millenni e di come, questo stesso mondo, sia stato oggigiorno sostituito unicamente dalle grida lancinanti di una metropoli in pelle viva, senza forma, senza volto, senza confini o senso.
Un diario dal Kali Yuga che, tuttavia, proprio in obbedienza a una visione potentemente tantrica, ci insegna come, questo stesso universo urlante, possa, talvolta, trasformarsi paradossalmente nel più propizio terreno di lotta per:
“quelle rare, rarissime, persone che, come la feroce dea Durga, ancor oggi, aspirano, osano e possiedono sufficiente forza e determinazione da essere in grado di cavalcare la feroce, indomabile e fulgida tigre del nostro tempo”.
Il volume, pubblicato dalla casa editrice di Parigi Le loup des steppes, è parte della collana di testi poetici e musica La Pupilla di Baudelaire, curata da Martino Nicoletti e dal poeta Paolo Pistoletti. Un’opera immancabile per chiunque possieda timpani capaci di librarsi verso il cielo delle stelle fisse.
Cose che c’erano e altre che avrebbero dovuto esserci.
Questa città, la Kathmandu di polvere, fango e legno, issato e poi portato via, matura al tramonto.
Persone evaporano di nuovo in respiri e l’intera piatta valle torna ad adagiarsi sulle sue colonne di vertebre.
Testo Martino Nicoletti