Accademia di Psicomedicina dell’Anima

https://www.psicomedicinadellanima.com/

Inauguriamo in questa primavera 2023, la prima edizione di “Accademia di Psicomedicina dell’Anima”, che vede come docenti principali e direttori della didattica Raffaele Fiore e Giorgia Sitta.
I corsi saranno condotti da questi due docenti d’eccellenza sia singolarmente che in compresenza, e ci sarà la possibilità di usufruire di approfondimenti con interventi di esperti esterni
Il primo ciclo di corsi di accademia terminerà nella primavera 2025 e nel biennio accademico verranno proposte 14 giornate di seminari per annualità per un totale di 28 giornate complessive suddivise in (14 Moduli Sitta e 14 Moduli Fiore)
A tutti gli allievi che hanno partecipato ad almeno un 80% di lezioni dal vivo (con l’opportunità di recuperare le assenze con la modalità delle registrazioni online) verrà rilasciato un diploma finale.
I corsi, in ogni caso, sono frequentabili anche singolarmente e per ogni modulo verrà comunque rilasciato un attestato di partecipazione.
non è obbligatorio frequentare i tutti i corsi nell’arco dei due anni, perchè la formazione avverrà a cicli biennali continui ( si possono recuperare le lezioni mancanti negli anni successivi)

Finalità di Accademia di Psicomedicina dell’Anima
L’Accademia di Psicomedicina dell’Anima prende le mosse da un progetto autentico: restituire la medicina alla Natura (Phisis) e all’Ermetismo e la Psicologia all’Alchimia e alla dimensione Spirituale.
Senza eludere l’evoluzione scientifica è possibile recuperare una Psico-medicina di stampo Teosofico – esoterico  in cui integrare le grandi figure della tradizione (Ippocrate, Galeno, Paracelso, Hanneman) insieme a quelle iniziatiche della modernità (Jung, Hillmann, Corbin, Bachelard).
Il centro del lavoro che proponiamo è  un recupero dell’equilibrio psicofisico attraverso l’educazione ad un linguaggio che non contempla solo il lessico clinico ma anche quello poetico, artistico, immaginale e metafisico. L’umano è composto di tutto, di visibile e soprattutto d’invisibile, tutto può ammalarlo così come tutto può guarirlo, soprattutto quando la Coscienza e il “lavoro quotidiano” sono rivolti a difendere la sacralità dell’individualità che rappresenta.
La Psicomedicina del terzo millennio non ha solo il progetto di costruire un futuro luminoso della cura ma anche quello di restituirgli la dignità di tutta la tradizione di cui s’avvale, contemplando anche religione e magia, mondi manifesti e occulti.
Una vera medicina non può e non deve restituire la persona a tutto ciò che l’ha ammalata ma deve ri partorirla ad una vita in cui i diritti fondamentali non possono essere traditi: libertà d’amare e libertà d’essere amati.
Raffaele Fiore, Giorgia Sitta

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